Quanto costa un magnete

Il costo di un magnete al neodimio dipende da diversi fattori: innanzitutto dal prezzo del neodimio, che è la materia prima. Nel caso di magneti in ferrite, occorre tenere conto del prezzo della ferrite. Quindi per sapere quanto costa un magnete, occorre partire dalla quotazione del neodimio.

Il neodimio fa parte delle terre rare, ed il suo valore è quotato in Borsa come i metalli e altre materie prime essenziali.

Per sapere quindi quanto costa un magnete, occorre sapere che il suo costo dipende dalle variazioni di prezzo del neodimio, ma anche da altri elementi che concorrono alla formazione di questo costo.

Oltre alla quotazione del neodimio, il costo di un magnete dipende infatti anche dal costo di produzione di un magnete, per le lavorazioni a cui è sottoposto, e dal costo di trasporto magneti. Vediamo il dettaglio di questi costi che concorrono a determinare il costo finale di un magnete.

Costi del neodimio

Come abbiamo visto, il costo di un magnete industriale dipende soprattutto dai costi del neodimio.

Essendo il neodimio quotato in Borsa, il suo prezzo dipende dal mercato, e quindi dalla domanda e dall’offerta, ma anche da manovre politiche, economiche e speculative.

Dal 2020, subito dopo l’inizio della pandemia, abbiamo infatti assistito ad un notevole rialzo del costo del neodimio

Bisogna infatti considerare che la Cina detiene circa il 45 % dei giacimenti mondiali di terre rare. Questa enorme disponibilità ed il basso costo di estrazione, hanno permesso alla Cina di diventare il più grande fornitore di terre rare nel mercato globale. Si stima che il 95% delle terre rare circolanti nel mondo siano di fornitura cinese.

Questa condizione inserisce di fatto anche il costo del neodimio in spirali speculative che destabilizzano il comparto manifatturiero globale, ed anche appunto il costo dei magneti industriali.  Ad esse bisogna poi aggiungere le questioni interne alla Cina (gestione pandemica, tensioni valutarie, fabbisogni energetici, limitazioni alla circolazione, regolamenti ambientali) e le tensioni generali (aumento dei costi energetici, dei trasporti, dei carburanti, valutari, etc…). Tutto ciò ha portato quindi ad un aumento progressivo dei costi del neodimio negli ultimi due anni.

Tuttavia, Il mese di luglio 2022 è stato caratterizzato da una netta tendenza al ribasso, anche in seguito alla scoperta di un enorme giacimento di neodimio in Turchia. La tendenza al ribasso dei costi del neodimio sarà una discesa molto lenta, ma per ora è confermata.

Sul lato pratico, occorre considerare che il costo del neodimio dipende anche dai costi vivi di estrazione, e dalla sua complicata successiva lavorazione. Infatti, dopo un’elaborata separazione dei componenti al neodimio, l’ossido viene trasformato in fluoruro di neodimio con acido fluoridrico e poi ridotto a neodimio con calcio ed ottenere fluoruro di calcio. I residui di calcio e le impurità vengono separati in un processo di rifusione sottovuoto. L’alto costo del neodimio dipende quindi anche dalla sua complessa lavorazione.

Costo produzione magneti

Al costo del neodimio come materia prima, occorre aggiungere il costo di produzione magneti.

Produrre i magneti al Neodimio richiede infatti una lavorazione molto lunga e complessa.  La maggior parte della produzione di magneti avviene in Cina, dove vengono estratte anche le materie prime necessarie. Vediamo in breve quali sono le fasi di produzione dei magneti e che incidono sul costo di produzione magneti, e quindi sul prezzo finale dei magneti.

Produzione dei magneti grezzi e sinterizzazione

La lega ottenuta dal neodimio viene leggermente magnetizzata e poi colata in uno stampo (di solito cilindrico o quadrato) e successivamente raffreddata. I lingotti grezzi così ottenuti vengono frazionati e quindi polverizzati fino a pochi micrometri di diametro.

Di seguito la polvere viene esposta a un campo magnetico e modellata sotto pressione. In questa fase viene determinata la direzione di magnetizzazione: con un’elevata temperatura e pressione, il materiale viene pressato e la massa del magnete diminuisce. Il magnete così ottenuto ha già la sua forma definitiva, ma la sua superficie è ancora irregolare.

Lavorazione della superficie

In questa fase nascono i magneti grezzi finiti. La superficie ruvida dei magneti grezzi viene eliminata mediante rettifica e taglio. A causa della sua durezza, per lavorare il neodimio servono utensili diamantati. Per ridurre il rischio di incendi, gli utensili vengono raffreddati con acqua.

Rivestimento dei magneti al neodimio

I magneti vengono rivestiti, per renderli più resistenti e per evitare l’ossidazione.  Il rivestimento più comune è in nichel-rame-nichel (Ni-Cu-Ni) ed è molto sottile affinché venga persa la minore forza di attrazione possibile.

Magnetizzazione e controllo qualità

I magneti finiti vengono poi messi in una bobina magnetica attraversata da una corrente intensa per un millisecondo. Questa bobina genera un potente campo magnetico che magnetizza i magneti. Quando la bobina viene spenta, i magneti conservano la loro magnetizzazione permanente e vengono sottoposti a un controllo qualità, per verificarne la dimensione, il rivestimento e la magnetizzazione.

Imballaggio e spedizione dei magneti

Per la loro enorme forza di attrazione, i magneti al neodimio si attraggono tra loro e serve quindi un imballaggio elaborato per separarli e proteggerli gli uni dagli altri.

Tutte queste fasi di lavorazione dei magneti concorrono a formare quindi il costo di produzione magneti. Il notevole aumento del costo dell’energia, ovviamente fa sì che anche la produzione dei magneti subisca aumenti di costi vivi.

Costo trasporto magneti

Sul costo dei magneti industriali, incide anche il costo di trasporto magneti.

Negli ultimi due anni, le tariffe di trasporto dei container sono aumentate sostanzialmente sulla maggior parte delle rotte commerciali. Ad esempio, la spedizione di un container da 40 piedi nel marzo 2022 è costata oltre sei volte di più rispetto a soli due anni prima. Il prezzo dei trasporti dei container, tuttavia, ha raggiunto il picco a settembre 2021, e ad oggi è leggermente calata. Inoltre, ai fini dell’importazione in Europa del prodotto, dobbiamo considerare la costante perdita del valore di cambio EUR/USD, che incide anch’essa sul costo finale dei magneti.

L’aumento dei costi di trasporto è avvenuto in seguito all’impennata del commercio online causato dalle restrizioni per il coronavirus, che ha provocato un aumento della domanda di spedizioni via nave di container dalla Cina. Inoltre, l’aumento dei costi dei carburanti incide non poco sui costi di trasporto dei magneti.

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